SERPEGGIA

 

Serpeggia tra noi quell'invisibile ma efficace veleno rilasciato non da vipera, ma dalla bava della lumaca che pian piano ma con costanza, ci viene incontro nei sogni della nostra gioventù, che avanza in parallelo con il nostro invecchiamento. 

La sclerosi viene addolcita da una forma di piacevolezza che come brezza del mattino ci augura sempre il meglio. E nel peggio lo troviamo, questo meglio, perchè più si affonda, più è piacevole riuscire dal fango, per mostrare a tutti che siamo capaci di essere puliti quando lo vogliamo. Ma mai lo vogliamo. 

Perchè sennò, che ne faremmo delle nostre piacevoli voglie e brame? 

Impariamo così a serpeggiare tra le vicissitudini umane, e le presentiamo come assolute, magari a nome di un dio serpente che ci avvolge nelle sue misticità. 

Serpeggia tra noi un senso interiore che non vediamo mai, ma ci ammalia e ci inebria di una droga che sappiamo essere velenosa, ma ci teniamo pronti l'antidoto, in caso fossimo al punto della morte. 

Sogniamo di morire così, tra serpenti velenosi, che sappiamo non ci domineranno mai, perchè in mano nostra è l'antidoto efficace per tutti, ma meno su di noi, che mai lo assumeremo. 

Perchè il viver della morte è molto, molto, troppo bello !