E QUAL VALORE...?

 

E qual valore ne ricaveremo da tutto il nostro dire e il nostro fare, se non una pagliuzza in un occhio già cateterizzato da una delle nostre filosofie o cosiddette religioni alle quali nessuno di noi appartiene, pur essendo sempre lì presente con il sedere?

Crediamo forse di univocarci e uniformarci, proprio noi che fin dalla prima mela cela siamo svignata senza una buona scusa, anzi infangando la verità con le nostre realtà sensoriali, seguendo le quali a tutta birra ci siamo inebriati delle superbie altrui, prendendole ad esempio per costruirci il potere a scapito del regressi e dei progressi umani?

E forse qualcuno fermerà questo andazzo, solo perchè ce ne darà ragione? Chi crede di essere costui, chiunque sia, che pensa di impedire ai nostri cani di comandarci per raccoglier cacche ovunque a favorir la civiltà e per il rispetto di altrui animali, non solo cani, ma anche porci?

Infine, torneremmo sempre alle nostre terre infangate, e qualunque paradiso ci prospetteranno, vergini o non vergini, ci ritrarremo nei nostri puttanai fatti solo e sempre a nostra immagine.

Perchè solo la nostra superbia regge il mondo, e se ci manca quello ci cadrà addosso, e non lo vorremmo mai: dio ce ne liberi, di questo mondo !